mercoledì 27 febbraio 2013

Il mio esame di Progettazione Architettonica III - Prof.ssa A. Capanna


 
 

INDICE

1. IL RAPPORTO DEL PROGETTO CON IL CONTESTO URBANO
        1.1 IL QUARTIERE
         1.2 I PUNTI DI FORZA DEL CONTESTO URBANO
         1.3 LE SCELTE PROGETTUALI
 
2. IL PROGETTO E IL GIARDINO
          2.1 IL PUNTO DI INCONTRO
          2.2 IL PARCO DEI GRANDI
          2.3 IL TEATRO ALL’APERTO
          2.4 LA GRANDE QUERCIA
          2.5 L’ORTO
         2.6 IL PARCO DEI PICCOLI
          2.7 LA FORESTA DI ACERI

3. IL COMPLESSO SCOLASTICO
         3.1 IL SISTEMA FUNZIONALE
         3.2 IL SISTEMA STRUTTURALE E DELLE COPERTURE



1. IL RAPPORTO DEL PROGETTO CON IL CONTESTO URBANO
 
Ogni progetto ha il dovere e sente il bisogno di affondare le proprie radici, proprio come un albero, nel brano urbano cui appartiene. L’integrazione tra il nuovo e l’esistente diventa così uno dei principi che sta alla base di una progettazione lodevole.
1.1 IL QUARTIERE
Dall’analisi sistemica della città e del territorio di Cinquina – Bufalotta e dal sopralluogo effettuato, emerge che i sistemi ambientale, morfologico, relazionale e funzionale sono caratterizzati da un insieme di elementi antitetici che si interrelato o meglio, che sono costretti a comunicare fra loro. Per fare degli esempi, la presenza del Parco della Marcigliana è un bene di cui il quartiere beneficia insieme a interessanti spazi di verde pubblico attrezzato e non, inserito tra un importante complesso di edifici a corte aperta a quattro piani in asse con Via di Tor San Giovanni. La via principale però fa da spartiacque con area urbana a maglia regolare e a grana fine di palazzine prive di ogni spazio di relazione con il verde, sia pubblico che privato. Il progetto del complesso scolastico, perciò, include anche la realizzazione di un parco pubblico attrezzato ad uso degli abitanti di queste abitazioni perlopiù di origine abusiva. Dal punto di vista funzionale-relazionale, invece, l’asse stradale principale presenta un intensa attività commerciale. Mancano però spazi ad uso del quartiere per la sosta con le autovetture. Per questo motivo risulta necessario un parcheggio ad uso scolastico ma che sia usufruibile nelle ore post-scolastiche, anche dall’intero quartiere.
1.2 I PUNTI DI FORZA DEL CONTESTO URBANO
Sono cinque gli elementi di pregio che sono stati presi in considerazione come i più rilevanti al fine di creare un legame fra l’esistente e la nuova costruzione: il Parco della Marcigliana, le scuole limitrofe, i parchi pubblici di zona adiacenti all’area di progetto e i coni visivi provenienti dal fronte strada e dall’edificato che costeggia il lotto di progetto.
  Il Parco della Marcigliana fa parte di un sistema naturalistico che dal Fosso della Marcigliana, situato sopra il quartiere in analisi, si irradia verso sud circondando l’intero brano di città. Il lotto è adiacente al Parco e di conseguenza deve rispettare le normative di tutela paesistica ad essa correlate, i corridoi verdi che da nord, nord-est e sud-ovest dovranno in qualche modo costituire parte integrante del progetto.
   Le scuole adiacenti all’area del progetto sono una materna, una scuola elementare e un asilo nido. Trascurando gli aspetti formali, ciò che interessa al progetto è quello di stabilire una connessione tra gli edifici a vantaggio delle famiglie della zona.
   Sul lato ovest del lotto di progetto è presente un lungo percorso pedonale dotato di 5 isole attrezzate al gioco per i bambini. Non è di notevole pregio la presenza di un viale alberato e sicuro dal traffico veicolare, che collega la strada principale e i quartieri a sud di essa per una nuova scuola materna – asilo nido?
   I coni visivi sono importanti soprattutto per le suggestioni che in loco suscitano alla vista dello spettatore determinati elementi. La prima suggestione visiva la si percepisce provenendo da Via di Tor San Giovanni verso il lotto. Il Parco della Marcigliana, poi, diventa la guida incontrastata per la scelta dell’esposizione del progetto ad ampie visuali. Risalendo il parco pubblico vicino, caratterizzato dalla presenza di terrazzamenti che alleggeriscono un dislivello di 4 metri, appare alla vista un corridoio visivo affascinante che in modo prospettico si stinge tra gli edifici a 2 piani e prosegue nel parco all’infinito.
1.3 LE SCELTE PROGETTUALI
A partire dai punti di forza del contesto, si iniziano a fissare quei vincoli totalmente personali necessari allo sviluppo del progetto.
Il quartiere è morfologicamente caratterizzato da linee, corti aperte, palazzine ville abusive... E’ essenziale cercare delle linee guida di riferimento sulle quali fare affidamento, e con esse stabilire una tipologia costruttiva adatta alla funzione del nuovo progetto. La presenza a nord dell’ultimo edificio che fa da margine al brano urbano,  insieme al quale si aggiunge anche nuovo progetto, è una linea spezzata ad L allineata all’asse principale stradale e all’area agricola adiacente, così da consentirne la visuale a tutti gli inquilini. Il nuovo progetto si lega allo stesso principio, ma con una soluzione del tutto invertita, per la precisione di 180°! Si vuole comunicare con il Parco ma non con un allineamento che avrebbe chiuso la visuale, ma con una apertura trapezoidale di due ali che vanno a formare la L. La copertura, di cui si parlerà più avanti, ha una morfologia sinuosa, cercando in modo analogico, un legame con la geomorfologia collinosa dell’area interessata dal progetto. La scelta di una corte aperta riferita alla linea a L non è l’unico riferimento morfologico. Alcuni elementi del giardino, di cui si discorrerà in seguito, come il teatro all’aperto, sono posizionati in modo tale da chiudere planimetricamente lo spazio centrale del giardino, come se si trattasse idealmente di una corte chiusa. Edifici di questa morfologia sono facilmente rintracciabili su Via di Tor San Giovanni.
Il parco pubblico merita un paragrafo a parte poiché racchiude in sé il maggior numero di suggestioni provenienti dal contesto. Gli accessi al nuovo spazio verde provengono dal percorso pedonale esistente. Il parco si divide in due parti.
La prima, più a nord, è caratterizzata da un sistema di percorsi pedonali e terrazzamenti sopraelevati, collegati tra loro a circuito. L’ingresso principale a nord presenta una scalinata e 2 rampe che in modo monumentale conducono a una piazzetta ad uso del quartiere. Questa grande piastra presenta degli affacci dai quali si può ammirare un piccolo corso d’acqua che da semiaffiorante e privo di vegetazione ripariale, è stato riportato a regime di portata e di cui verrà ripristinata la vegetazione ripariale. La seconda parte del parco si appoggia dolcemente ai dislivelli naturali del terreno ed è attraversabile grazie a percorsi pedonali.
L’accesso pedonale all’asilo è unico e rispetta un ben preciso asse visivo volto ad accogliere i bambini e le loro famiglie alla piazzetta antistante l’ingresso all’asilo. Questa rampa è affiancata da un piccolo spazio della socialità ad uso del quartiere e dal parcheggio pubblico. Il parcheggio di quartiere è dotato di 15 posti auto per il personale e 36 ad uso pubblico, tra cui alcuni sono di dimensioni tali da poter essere riservati ai disabili. Gli accessi carrabili sono due, il primo riservato al personale che ha acceso con un unico senso di marcia, il secondo è a doppio senso e ad uso degli altri utenti e del trasporto merci al deposito della cucina.
2. IL PROGETTO E IL GIARDINO
 
Superando la recinzione che divide il mondo esterno dal regno delle prime conquiste infantili, e oltrepassato un ingresso - filtro tra queste due entità, si giunge in uno spazio dove la scoperta, la creatività, la conoscenza e lo svago, accompagneranno i bambini in un percorso di crescita che va da meno di un anno fino ai cinque anni. Come fare a conciliare le capacità cognitive e ludiche di bambini di età così diverse? Nasce così l’idea di realizzare all’interno del grande giardino degli elementi di facile riconoscimento e individuazione che facilitano l’orientamento e la familiarità con lo spazio.ì 
2.1 IL PUNTO DI INCONTRO
L’unico accesso al complesso scolastico è preceduto da una piazza-accoglienza esterna, supplementare all’atrio scolastico, verso la quale convergono i percorsi pedonali provenienti dall’asse principale stradale, dal percorso pedonale esistente in adiacenza al lotto di pertinenza e dal parcheggio di quartiere. E’ luogo di incontri, di socializzazione, di amicizia, di accordi e garantisce la sicurezza di famiglie e bambini.
2.2 IL PARCO DEI GRANDI
E’ il giardino dedicato agli allievi della scuola materna e della classe ponte, e per questo di notevoli dimensioni. Questo grande spazio prativo si compone di elementi speciali e di spazi dedicati diversificati che andiamo a raccontare brevemente.
Alle balconate appartenenti alle due ali che si affacciano verso il giardino, sono appoggiate delle grandi rampe. La loro pendenza permette un agevole attraversamento da parte di portatori di handicap e degli stessi bambini. Le rampe, oltre all’uso specifico di superamento di un dislivello, permettono ai bambini di farne un uso creativo, come il riposo e il relax, l’uso come scivolo ecc.
Il giardino è attraversato da due percorsi principali adiacenti al teatro all’aperto che conducono in un’area alberata. Le assenze presenti sono principalmente alberi da frutto di media altezza come mandorli, peschi ecc. Il posto è ombreggiato ed è ideale per il gioco, la scoperta e il relax.
2.3 IL TEATRO ALL’APERTO
E’ l’elemento speciale di tutto il complesso scolastico. Le rappresentazioni teatrali dei piccoli sono espressione del lavoro svolto durante l’anno scolastico, la dimostrazione della crescita e delle capacità di apprendimento acquisite di fronte alle famiglie. Per questo il teatro è posizionato nel giardino come se fosse parte integrante dell’asilo; infatti le tipologie dell’asilo, teoricamente a corte aperta, trova la sua giusta conclusione nella chiusura rappresentata proprio da questo spazio. Con u  sistema di rampe è di facile accesso per ogni tipologia di spettatore.
2.4 LA GRANDE QUERCIA
All’interno del giardino dei grandi ho ritenuto fosse necessario un oggetto isolato riconoscibile e individuabile da parte dei bambini. Questo elemento doveva anche essere il traguardo visivo dal canale visivo che dall’atrio si proietta verso il giardino.
L’idea era quella di creare uno spazio raccolto quasi fiabesco sotto le fresche fronde di un albero monumentale, sotto il quale inventare storie ed avventure.
2.5 L’ORTO
Compreso tra il parco dei grandi e il parco dei piccoli, ad una quota inferiore rispetto ai suddetti, viene a definirsi uno spazio per la creatività e la scoperta, un orto, nel quale i ragazzi più maturi possono dedicarsi ad attività impegnative ma di grande rilievo didattico. La riscoperta dei valori agresti, soprattutto in un quartiere come Cinquina, notato di notevoli distese di aree agricole, permette alle nuove generazioni di dare nuovo valore alle attività all’aperto e di scoprire nuovi prodotti della terra educando se stessi e gli altri alla sana alimentazione.
2.6 IL PARCO DEI PICCOLI
Il parco dei piccoli è stato pensato come luogo riservato, chiuso da un muro di modesta altezza e da alcune sedute, sulle quali i piccoli possano individuare dei proprio spazi di gioco. La presenza di elementi isolati, come un basso albero di pruno, permette la riconoscibilità e l’orientamento nello spazio.
2.7 LA FORESTA DI ACERI
Lo spazio dedicato all’avventura è composto da un piccolo boschetto di aceri da zucchero. La caratteristica peculiare di questa essenza è la sua eterogeneità cromatica durante il corso delle stagioni. La sua posizione garantisce una schermatura naturale al parco dei piccoli, sia a livello visivo che per il benessere derivante dalla notevole capacità ombreggiante di questa essenza.
3. IL COMPLESSO SCOLASTICO
3.1 IL SISTEMA FUNZIONALE
Il complesso scolastico è composto da due classi di scuola materna da 30 alunni ciascuna, da 2 aule di asilo nido da 20 alunni e da una classe ponte di 30 alunni (secondo la L. n°53 del 28/3/2003).
Dal punto di vista planimetrico la pianta è scomposta in due ali, una caratterizzata da ambienti più raccolti per le classi del nido, e una più disgregata e proiettata verso il giardino per i bambini più grandi. Inoltre la classe ponte assume una posizione di maggiore apertura e di ulteriore indipendenza rispetto a tutti gli altri spazi dell’asilo, proprio ad esemplificare la fase transitoria di questa classe.
A fare da spartiacque tra i due grandi blocchi scolastici c’è un imponente spazio di filtro, l’atrio, verso il quale si affaccia il banco della segreteria e due grandi corridoi che si distribuiscono verso due opposte direzioni.
Verso l’ala maggiore, incontriamo la segreteria e l’archivio, l’aula degli insegnanti, che con una vetrata si affaccia verso il percorso principale, la stanza del pediatra, un bagno per disabili,lo spogliatoio degli insegnanti, e l’aula multimediale. Da questa strettoia, inizia ad attivarsi un sistema di rampe e ad aprirsi dinamicamente lo spazio della grande aula polivalente, la quale, priva di ogni partizione, si fonde sia con le aule della materna e della ponte e sia con il giardino grazie alla grande vetrata strutturale e ai grandi lucernai in copertura. Uno spazio di notevole respiro e che permette di sfruttare un semplice connettivo come una grande sala ricreativa di livello scolastico! Da essa si può accedere al giardino in modo diretto con rampe e gradinate, si può andare comodamente a sedersi alla mensa o ritornare alle proprie aule passando per i propri armadietti affacciati proprio verso il grande spazio comune. La cucina e l’anticucina comunicano con la mensa e la facciata esterna principale, con il deposito e con ambienti riservati strettamente al personale scolastico addetto.
Se ci si sposta invece verso l’altra ala incontriamo subito dei dislivelli, il primo, minore che conduce direttamente ad una delle grandi aule del nido, l’altro invece è preceduto dalla presidenza e da uno spazio di raccolta dopo il quale una grande rampa introduce lo spazio piazza del nido. Questo spazio è dotato anch’esso di un lucernaio e di alcune gradinate; i lievi dislivelli ci riportano in tre pseudo- stanze sullo stesso piano di calpestio. Le aule del nido infatti comunicano visivamente attraverso grandi vetrate con un ambiente intermedio che accoglie le stanze da pranzo e gli spazi per il riposo. Questa separazione permette di garantire privacy nelle aule riposo e una facile gestione delle attività da parte del corpo insegnante.
3.2 IL SISTEMA STRUTTURALE E DELLE COPERTURE
La struttura dell’asilo è mista poiché l’atrio presenta 4 setti portanti che sostengono la copertura curva e inclinata. Il resto dell’edificio agisce su elementi puntiformi verticali in calcestruzzo armato, quando sono a vista di forma circolare altrimenti sono elementi di lato 30x30cm annessi alle pareti. Il modulo è alternato e varia dai 4 ai 6 metri di interasse, tranne alcune eccezioni dove non supera i 12 metri.
Il sistema delle coperture, ispirato dalla morfologia collinare del contesto, è sostenuto da travi in legno lamellare e da una seconda orditura di travetti. Il tutto è collegato da grandi fogli di alluminio che rivestono la faccia esterna.
I lucernai sono come dei grandi tagli tra le ali che compensano dal punto di vista prospettico il salto di quota che presenta l’atrio. Il compito sistema di lucernai è quello di alleggerire l’impatto che l’atrio dà all’esterno ed illumina in modo diffuso gli spazi piazza sottostanti.